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La maschera del sogno

ASSAGGIO DEL VOLUME

Circondati da una chiassosa compagnia che festeggia un compleanno ci prendiamo a braccetto ormai senza nasconderci dagli altri e ci incamminiamo così verso il fumoso ”Jazz Cafè”. Ci baciamo per un po’ dopo che l’atmosfera si è sciolta in quel rumore sempre più assordante. Gli amici decidono poi di proseguire la serata al “Club B52” ed il mio posto è sul tuo scooter.
Sto seduto dietro di te, ti cingo i fianchi, sono felice e mi sento leggero mentre sfrecciamo nella fresca notte di Hanoi. Stai inseguendo veloce gli altri per non perderli. Io chino la testa senza casco sulla tua schiena. Ti stringo sempre più forte immaginandomi il tuo sorriso. Sento il buon profumo del tuo pullover. Non mi interessa affatto dove e da che parte stiamo andando. Ci incliniamo insieme nelle curve, così posso stringerti più forte a me. Infilo le mie mani che si sono incontrate davanti sotto la tua maglia. Ti abbraccio i fianchi con tutto il braccio sinistro per poterti toccare con quello destro i seni sotto l’abito leggero fino al suo bordo superiore. Reggo così i tuoi seni e ti do un forte bacio sul collo. All’improvviso mollo l’abbraccio, sfilo le mani e ti prendo le spalle per poter baciare quella piccola parte nuda della tua pelle. E per sovrastare il fruscio del vento ripeto ad alta voce: - Mi piaci! Ti amo! Ti voglio! -. Un inatteso sentimento di felicità mi invade nell’udire le tue parole: - Anch’io, anch’io! -. Sono felice come mai lo sono stato nella mia vita: - Michelle, Michelle! -, grido e ti stringo a me. Un tuo grido mi fa rifuggire dal pazzo gesto che sto per fare cercando di stringerti le mani con cui tieni il manubrio.
Le mie mani sono di nuovo sotto la tua maglia, ti sto accarezzando la schiena. Intanto corriamo lungo la strada sotto gli alberi dalla folta chioma di Hanoi. Non fac
cio caso al traffico che ci circonda. Le mie dita salgono. Sempre di più. All’improvviso esclami: - Sei matto! -, e porti, ridendo, indietro il braccio sinistro per tirare di nuovo giù la maglia. Appoggio il viso sulla tua schiena e metto giù le mani facendoti capire che starò buono. Sfrecciamo per un po’ e tu allegra mi dici: - Ecco la compagnia di David, non li abbiamo persi! -, poi acceleri. Ti abbraccio di nuovo, sento la tua pelle liscia e vellutata, sul davanti le mie dita vanno su. Sento l’aria fresca che entra sotto la tua maglia e le mie mani non incontrano ostacoli nel ghermire i tuoi seni sodi. Schiaccio sempre più il mio viso sulla tua schiena mentre tengo delicatamente fra le mani gli ornamenti della tua femminilità. A causa del vento fresco i capezzoli si inturgidiscono sotto le mie dita. Ripeto il tuo nome: - Michelle, Michelle! -. Ad un tratto il mio viso girato di lato sbatte contro la tua schiena perché hai frenato di colpo e dopo qualche metro di frenata ci fermiamo. Mi spavento non sapendo che cosa sia successo e tolgo le mie mani in un lampo. Ci siamo fermati nella rotatoria accanto al marciapiede. Mi invade un gran calore vedendoti scendere dalla moto per poi subito risalire nella posizione opposta così da ritrovarti di fronte a me. Ci abbracciamo e ci baciamo impetuosamente.

Come sono morbide le tue labbra ben disegnate. Il desiderio di unirmi con te in ogni momento diventa sempre più ardente. Sento il tuo caldo alito sfiorarmi il viso nell’aria fresca, sono sempre più pazzo di te. Fai scivolare le tue cosce sulle mie e così siamo vicinissimi. Ci immergiamo in un lungo e lento bacio e solo minuti dopo cominciamo a riprenderci quando sentiamo suonare le moto che passano accanto a noi. Scoppiamo in risa e tu rispondi loro con cenni di saluto. Quanto siamo felici.


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